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Ispica e Monterosso Almo: quando il presepe vivente è magia, suggestione ed incanto!


È nel periodo natalizio che il Val Di Noto regala il meglio di sé in termini di paesaggi che al calar del sole contemporaneamente diventano suggestivi, magici ed incantati. Tutte quelle luci che illuminano le strade e che si mostrano prepotenti uscire fuori dalle finestre si sommano a quelle utilizzate per addobbare i paesi e le città a festa e per far esplodere lo spirito natalizio in ognuno di noi. Il Val di Noto, inoltre, oltre ad essere la culla del barocco, ad essere produttore del miglior cioccolato lavorato secondo l’antica tradizione e ad essere uno dei posti in Sicilia più visitato ed apprezzato, è anche luogo in cui si conserva la più antica tradizione della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo ad opera delle associazioni e dei cittadini. Il c.d. presepe vivente è diventato una delle attrazioni più importanti di città del Val di Noto come Ispica e Monterosso Almo, le quali negli anni hanno fatto di questo momento fonte di curiosità ed interesse non solo per i siciliani, ma anche per i turisti. Il presepe vivente, quindi, fa rivivere i momenti della nascita del Bambinello ricreando ambientazioni, modi di vivere, costumi e dialoghi dell’epoca tramite i cittadini delle rispettive città che diventano protagonisti in una città creata prima della nascita di Cristo dentro la loro città attuale oramai nel ventunesimo secolo. La particolarità dei presepi di Ispica e di Monterosso Almo è che tutto viene ricreato in ogni minimo dettaglio, provando soprattutto a dare ai visistatori quel senso di armonia tra la riscoperta di vecchi mestieri e di sentimenti autentici oramai perduti. Ad Ispica, il presepe vivente viene realizzato nell’area archeologica della Cava d’Ispica in cui le pietre e le grotte ricordano la Betlemme biblica. A Monterosso Almo, invece, viene coinvolto per intero il Quartiere Matrice.Ad oggi i presepi viventi di Ispica e di Monterosso Almo sono considerati i più belli e visitati della Sicilia proprio perché colui che li visita, appena entrato, è come se venisse catapultato in un’altra realtà con la possibilità di dimenticarsi del mondo da cui proviene se non fosse per lo smartphone che diventa l’unico contatto con la società conosciuta. Se il presepe vivente di Ispica conta circa 12.000 presenze l’anno, il presepe vivente di Monterosso Almo, invece, è alla sua 35° edizione. Il segreto è esser stati capaci di ridare valore ad un momento storico come la nascita di Cristo, puntando sulla tradizione e sul recupero delle qualità migliori dell’essere umano, prima dell’avvento della tecnologia. Sarà possibile verificare con i propri occhi se quanto avete finora letto è vero nei giorni 22, 25, 26 e 29 dicembre 2019 e l’1,5 e 6 gennaio 2020 per il presente vivente di Ispica e il 26 e 29 dicembre 2019 e l’1,5 e 6 gennaio 2020 per il presepe vivente di Monterosso Almo. È sempre tempo di lasciarsi incantare e scoprire come siamo capaci di ricostruire magia e regalare emozioni! I presepi viventi del Val di Noto hanno questa capacità! Buon Natale!


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